Abitare fluido

Fluid housing

Come i/le giovani abitano un territorio e come vorrebbero abitarlo in riferimento alle loro aspirazioni e prospettive di vita e in relazione alle trasformazioni dell’economia e del mondo del lavoro?
«Abitare fluido» è un progetto che intende fare emergere, da un punto di vista quali-quantitativo, l’immaginario e le aspettative che i/le giovani di due città specifiche, Milano e Torino, hanno in riferimento alla dimensione abitativa.
Entrambi i capoluoghi permettono di analizzare e investigare preferenze, orientamenti e tendenze tra i giovani sulle dinamiche dell’abitare dato che, seppure con incidenze differenti, si trovano ad affrontare una serie di fenomeni che stanno acuendo la polarizzazione tra le classi sociali andando a colpire soprattutto le fasce più vulnerabili, incluse quelle giovanili.

Questa ricerca immagina una città senza barriere che mette al centro la socialità e il senso di comunità esplorando le criticità legate alle precarietà abitativa date da deboli e poco redistributive politiche abitative, proponendo strategie e tendenze di multi-località, coabitazione e cooperazione per un abitare più inclusivo, stabile e sostenibile per i giovani nelle metropoli italiane.

In questo progetto i/le giovani rappresentano l’interlocutore privilegiato per perseguire l’obiettivo del lavoro: sviluppo di linee guida tramite cui le proposte dei giovani giungano all’attenzione del decisore politico, in riferimento agli interventi di politica pubblica necessari in tema di abitare.

L’abitare esteso immaginato dal modello Abitare Fluido prevede la possibilità di vivere in maniera flessibile in un sistema composto da più abitazioni, con un’abitazione principale in un’area peri-urbana o non urbana connessa ad un’abitazione condivisa inserita nel contesto di un hub di riferimento per l’abitare temporaneo e il lavoro in città. Un modello che risponde alle esigenze di una società sempre più complessa e variegata, governata da tensioni abitative legate alla ri-urbanizzazione e alla finanziarizzazione del mercato immobiliare che alimentano disuguaglianze territoriali.

I dati raccolti dalla ricerca tra i workshop e il survey somministrato nelle principali città italiane hanno evidenziato il mutamento nelle esigenze abitative giovanili da una predominanza di abitanti stabili a una crescente presenza di abitanti temporanei. La casa ideale per molti giovani non è più un’entità statica, ma un progetto flessibile che si adatta alle diverse fasi ed esigenze della vita. In Italia, la mobilità giovanile è aumentata, con una maggioranza di giovani che preferiscono affittare anziché possedere una casa, anche a causa della precarietà economica e lavorativa. Questo porta molti giovani a vivere in soluzioni abitative temporanee o condivise, soprattutto nelle zone periferiche dove i costi sono inferiori ma i servizi meno accessibili.

La ricerca mira quindi a evidenziare la necessità di valorizzare il potenziale d’azione dei giovani come attori naturali delle trasformazioni urbane promuovendo la partecipazione cooperativa e solidale nella configurazione della vita abitativa.

La ricerca ha prodotto anche una pubblicazione a cura di Sivia Cafora ed edita dalla Fondazione Feltrinelli. Vedi anche qui e qui.

Abitare Fluido è un progetto promosso e sostenuto da Fondazione Cariplo, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, Fondazione Housing Sociale, Confindustria Assoimmobiliare, Future Urban Legacy Lab – Politecnico di Torino, Fondazione dell’Ordine degli Architetti Milano, Spazio Aperto Servizi Cooperativa Sociale ONLUS e in collaborazione con Ordine Architetti Torino, Ordine Architetti Milano, Fondazione Impact Housing, Torino Urban Lab.


How do young people inhabit a territory and how would they like to inhabit it concerning their aspirations and life prospects and about the transformations of the economy and the world of work?
“Abitare fluido” is a project that aims to bring out, from a qualitative-quantitative point of view, the imaginary and expectations that young people in two specific cities, Milan and Turin, have regarding the housing dimension.
Both capitals make it possible to analyse and investigate preferences, orientations, and trends among young people on the dynamics of living, given that, albeit with different incidences, they are faced with a series of phenomena that are exacerbating the polarisation between social classes, affecting above all the most vulnerable groups, including the young.

This research imagines a city without barriers that puts sociality and a sense of community at the centre, exploring the critical issues related to housing precariousness caused by weak and poorly redistributive housing policies, and proposing strategies and trends of multi-locality, co-housing, and cooperation for a more inclusive, stable and sustainable living for young people in Italian metropolises.

In this project the young people are the privileged interlocutor to pursue the objective of the work: development of guidelines through which the proposals of the young people come to the attention of the political decision-makers, concerning the necessary public policy interventions on housing.

The extended living envisaged by the Abitare Fluido model envisages the possibility of flexible living in a system composed of several dwellings, with a main dwelling in a peri-urban or non-urban area connected to a shared dwelling in the context of a hub for temporary living and working in the city. A model that responds to the needs of an increasingly complex and diverse society, governed by housing tensions linked to re-urbanisation and the financialisation of the housing market that fuel territorial inequalities.

The data collected from the research workshops and the survey administered in the main Italian cities highlighted the change in young people’s housing needs from a predominance of permanent residents to an increasing presence of temporary residents. The ideal home for many young people is no longer a static entity, but a flexible project that adapts to life’s different phases and needs. In Italy, youth mobility has increased, with most young people preferring to rent rather than own a home, also due to economic and job insecurity. This leads many young people to live in temporary or shared housing solutions, especially in peripheral areas where costs are lower but services are less accessible.

The research therefore aims to highlight the need to enhance the action potential of young people as natural actors in urban transformations by promoting cooperative and solidarity-based participation in the shaping of housing life.

The research also produced a publication edited by Sivia Cafora and published by the Fondazione Feltrinelli. See also here and here.

Abitare Fluido is a project promoted and supported by Fondazione Cariplo, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, Fondazione Housing Sociale, Confindustria Assoimmobiliare, Future Urban Legacy Lab – Politecnico di Torino, Fondazione dell’Ordine degli Architetti Milano, Spazio Aperto Servizi Cooperativa Sociale ONLUS and in collaboration with Ordine Architetti Torino, Ordine Architetti Milano, Fondazione Impact Housing, Torino Urban Lab.

Year

2023-2024

coordinamento e membro del comitato scientifico

membro del comitato scientifico e contributi

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Tags

#NewHousingIssues

Type

Research project

Publications

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