Il colloquium verterà sulla lettura di una parte dell’ultimo libro di Cristina Bianchetti, Corpi tra Spazio e Progetto (Mimesis, 2020). Nel libro, l’autrice interroga il ruolo del corpo come canale di transito tra lo spazio e il progetto: il tramite con il quale il progetto manipola lo spazio. Attraverso questa intuizione, Corpi tra Spazio e Progetto sviluppa una lettura critica del progetto urbano osservando in modo in cui il corpo entra in gioco nei suoi diversi modi di esistere: come corpo malato, sano, come oggetto misurabile, come strumento di liberazione, emancipazione, in ultimo come mezzo politico.
Come nei precedenti colloquium, e’ richiesta ai partecipanti la lettura del testo, allegato a questa email (Introduzione, Conclusioni, Cap. 1 e Cap.3,da leggere in questo ordine). Seguono un estratto dal libro e biografie di Cristina Bianchetti e Mirko Zardini.
“L’urbanistica europea si è costruita attorno alla nozione di luogo. Ma vi è un’altra tradizione moderna che gravita attorno al corpo e ai suoi rapporti con lo spazio e il potere. Non influente come la prima, ma in grado di guidare letture critiche e mostrare l’importanza di alcune soglie temporali. Ad esempio quella degli anni Ottanta quando il dibattito italiano è snodo di una riflessione sulla politica a partire dai corpi, trasversale tra marxismo e femminismo. Poi l’incantesimo si rompe, l’Italia esce dal gioco.”
Biografie:
Cristina Bianchetti e’ Professoressa di Urbanistica al Politecnico di Torino. Si occupa di Critica del progetto contemporaneo. Coordina la collana cp per Donzelli. Per l’ANVUR, ha coordinato il Gruppo Esperti Valutatori per l’area dell’Architettura (VQR 2011-2014). È presidente del nucleo di valutazione dell’Università Iuav di Venezia. Tra i suoi lavori recenti, si ricordano Spazi che contano. Il progetto urbanistico in epoca neo-liberale (Donzelli, 2016), Il Novecento è davvero finito. Considerazioni sull’urbanistica (Donzelli, 2011), e Urbanistica e sfera pubblica (Donzelli, 2008).
Mirko Zardini è un architetto, autore, curatore e docente universitario. Le sue ricerche si inseriscono all’interno del rapporto tra architettura e città contemporanea, oltre che sulle trasformazioni dell’urbanistica, le infrastrutture e il paesaggio. È stato editor per le riviste Casabella e Lotus International, ed è stato curatore di numerose mostre, alcune delle quali hanno avuto luogo al CCA di Montreal – Canadian Centre for Architecture –, di cui è stato direttore dal 2005 al 2019. Attualmente è Visiting Professor a Princeton.