Collaborare e abitare

Tra contratti precari e stipendi bassi, è difficile oggi essere giovani. In tantissimi/e, ogni anno, si trasferiscono nelle grandi metropoli attratti dalle loro promesse. La città è percepita come un trampolino di lancio per nuove opportunità di reddito, carriera, attività culturali, socialità. Eppure nelle metropoli italiane il costo dell’affitto cresce rapidamente arrivando a erodere oltre la metà del reddito mensile e l’impossibilità di assicurarsi un tetto sopra la testa a prezzi accessibili, l’assenza di un vero ascensore sociale e la contrazione di forme di lavoro a tempo indeterminato portano a una rapida precarizzazione dei/delle giovani. In risposta a queste criticità, nuove forme di abitare – collettivo, cooperativo e popolare – stanno rapidamente nascendo. Questo volume, concentrandosi soprattuto su Torino e Milano, si propone di descrivere i contorni emergenti di un nuovo “abitare fluido”: soluzioni flessibili e destruttturate con i loro rischi e le loro potenzialità.

Vedi anche: progetto Abitare fluido

Between precarious contracts and low salaries, it isn’t easy to be young today. So many move to the big metropolises every year, attracted by their promise. The city is perceived as a springboard for new opportunities in terms of income, career, cultural activities, socialising. Yet in the Italian metropolises, the cost of rent is rising rapidly, eroding more than half of the monthly income, and the impossibility of securing a roof over one’s head at affordable prices, the absence of a real social lift and the contraction of forms of permanent employment lead to the rapid precariousness of young people. In response to these critical issues, new forms of housing – collective, cooperative, and popular – are rapidly emerging. This volume, focusing on Turin and Milan in particular, describes the emerging contours of a new ‘fluid living’: flexible and deconstructed solutions with their risks and potential.

See also: Fluid living project